Questa
esperienza serve per comprendere il principio su cui si basa la
fotografia analogica: la fotosensibilità dei sali d'argento.
Per
sperimentare questa tecnica mi sono servito di un foglio
fotosensibile, di una lampada e dei liquidi di sviluppo e fissaggio.
Per
realizzare il fotogramma ho usato degli oggetti come delle chiavi e
delle merendine. Ho posizionato gli oggetti scelti sul foglio, (tutto
questo al buio) e dopo ho acceso la lampadina in modo che illuminasse
solo gli oggetti sul foglio fotosensibile. Ho contato fino a due
secondi e poi ho spento la luce. Dopodichè ho immerso il foglio
all'interno dello sviluppo; aspettando qualche secondo si nota che
nella parte di foglio coperta dall'oggetto, ovvero dove si preserva
il foglio dell'esposizione della luce, il sale d'argento presente
sulla carta non modifica il suo stato. L'azione dello sviluppo e
quella dell'arresto si concentrano quindi, solo nelle zone colpite
dalla luce, mentre è nulla nelle altre.
Al
contrario invece, il fissaggio sciogliendo il sale d'argento non
esposto alla luce (quello coperto dagli oggetti) rende l'immagine
inalterabile e mi permette di osservare un'impronta bianca su sfondo
nero.
Ho
poi lavato l'immagine sotto l'acqua corrente e l'ho messa ad
asciugare.
Il risultato ottenuto è questo :)
Questi sono alcuni oggetti che ho usato; da come si può vedere ci sono un porta chiavi e due merendine.
Ecco alcune foto di backstage